Lo specialista gastroenterologo ha come campo di interesse i disordini e le malattie dell’apparato digerente che comprende esofago, stomaco, intestino tenue, colon, pancreas, fegato e vie biliari.
Diversi ed estremamente disparati possono essere i sintomi e le indicazioni che portano il paziente ad una visita gastroenterologica.
In questi ultimi anni l’attenzione si è focalizzata su sintomi quali la dispepsia con sensazione di bruciore retrosternale legata alla malattia da reflusso, il dolore addominale ed il senso di peso postprandiali legati alla presenza di patologie correlate con l’infezione da Helicobacter pylori, microorganismo responsabile peraltro dell’ulcera gastrica e duodenale.
Per quanto riguarda l’intestino tenue l’interesse gastroenterologico è rivolto alla malattia celiaca con le sue espressioni sempre meno tipiche e sempre più silenti quali alterazioni dell’alvo, anemia da carenza di ferro, alterazioni cutanee, infertilità etc. e ad una forma di “sensibilità al glutine” che peraltro attualmente non riconosce un sicuro marcatore diagnostico.
Gran parte dell’attenzione del gastroenterologo è rivolto al colon con patologie estremamente frequenti quali il colon irritabile, la malattia diverticolare, la stipsi idiopatica ed altre meno frequenti come le malattie infiammatorie croniche (come Rettocolite Ulcerosa e Morbo di Crohn), mentre in questi ultimi vent’anni gran parte delle risorse sono state impiegate per la prevenzione del cancro del colon retto, seconda causa di morte per tumore nel mondo occidentale.
Si raccomanda di presentarsi con tutta la documentazione medica in vostro possesso: esami, analisi del sangue recenti, relazioni di visite specialistiche, eventuali terapie farmacologiche, richiesta del medico che ha prescritto la visita o l’esame.