Il patch test o test epicutaneo a lettura ritardata è un test allergologico cui si ricorre per diagnosticare una dermatite da contatto, che si manifesta con segni e sintomi di dermatite (eritema, vescicole, croste e sintomatologia pruriginosa).
Grazie a questo test è possibile individuare le sostanze responsabili della sintomatologia.
Il patch test è un test allergologico che serve per diagnosticare una dermatite da contatto, cioè un’irritazione cutanea dovuta a una reazione allergica ritardata, causata dal contatto con diverse sostanze come metalli, tessuti, cosmetici. Grazie a questo test è possibile individuare le sostanze responsabili della sintomatologia per ciascun allergene.
Gli allergeni con cui più comunemente un soggetto può entrare in contatto sono metalli (nichel, cobalto, cromo), conservanti, additivi, sostanze spesso presenti nei prodotti di cosmesi (tensioattivi, profumi, parabeni), coloranti, farmaci.
Il patch test viene eseguito sulla parte alta del dorso del paziente, si applicano alcuni cerotti su cui sono posizionate diverse sostanze che possono essere responsabili della dermatite da contatto.
Gli allergeni con cui più comunemente un paziente entra in contatto sono:
La prestazione è composta da due appuntamenti: l'applicazione dei patch test e la lettura da parte dello specialista.
Il paziente deve ricordarsi di portare con sé precedenti esami, anche se eseguiti in altra sede e l’elenco dei farmaci assunti.
Preparazione: sospendere gli antistaminici almeno 7 giorni prima del test; sospendere le terapie cortisoniche almeno 15 giorni prima del test.
Durante le 48 - 72 ore di applicazione dei patch non è possibile fare la doccia, fare sport né esporsi al sole o sudare, per tale motivo il test non si esegue nei mesi estivi.
Fino alla rimozione e lettura del patch test si raccomanda l’osservazione delle seguenti indicazioni sia per la corretta esecuzione del test sia per evitare il distacco dei cerotti: